UniTe rilancia con l’inclusione: iscrizione aperta per 8 studenti speciali senza diploma

Anche quest’anno con il contributo della Regione Abruzzo attraverso l’assessore Pietro Quaresimale, l’Ateneo privilegia la disabilità in 4 corsi triennali

TERAMO – Anche per quest’anno l’Università di Teramo dà seguito al progetto ‘UniTe include’, l’iniziativa che rende unico in italia l’ateneo teramano nell’offrire l’opportunità agli studenti speciali di poter frequentare quattro corsi triennali della propria offerta formativa.

La seconda esperienza di ‘UniTe include’ è stata presentata dal rettore Dino Mastrocola alla presenza dell’assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale che anche quest’anno ha investito in questa iniziativa facendosi promotore di un contributo di 40mila euro per sostenere i costi degli assistenti didattici e degli assistenti alla persona.

Otto studenti speciali, dunque, non in possesso di diploma di scuola superiore ma di attestato di credito formativo di Scuola
secondaria di secondo grado, potranno iscriversi a tutti gli effetti ai corsi di Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità, Turismo sostenibile, Dams e Tutela e benessere animale. L’università, grazie alla figura del Disability e Diversity Manager, si propone come facilitatore nella costruzione del percorso più adatto al singolo studente per agevolare l’acquisizione di competenze finalizzate al matching professionale futuro, in linea con le esigenze reali del mercato.

Perchè, e questa è un’altra prerogativa esclusiva di UniTe nel panorama universitario italiano, l’Ateneo coinvolge in questo progetto anche le aziende del territorio, che attraverso la normativa speciale possono avviare al lavoro questi studenti. “E’ uno dei progetti che ci danno più soddisfazione e generano orgoglio – afferma il rettore Dino Mastrocola -. Non è una forma di inclusione
caritatevole, ma è piuttosto uno strumento di arricchimento per
noi. I ragazzi della prima edizione si sono integrati benissimo nei corsi di laurea e sono diventati, ad esempio nei laboratori, dei veri e propri group leader. Sono persone da coinvolgere perché l’intera società ne risente positivamente. C’è un interesse notevole da parte di aziende del territorio per questi percorsi – aggiunge – anche per utilizzarli per formare persone da assumere con il regime speciale“. 

Si tratta di un progetto articolato – sottolinea l’assessore regionale Pietro Quaresimale – che tiene conto delle diverse abilità, rispettando le potenzialità degli studenti con disabilità e si sviluppa su obiettivi intermedi mettendo al centro degli interventi il percorso individuale, da cui la persona possa sviluppare autonomia e piena partecipazione alla vita sociale. Il diritto allo studio universitario per i disabili è un tema fondamentale che merita maggiore attenzione e in questa direzione si è mosso l’Assessorato al Sociale della Regione. In questi anni, la politica dell’inclusione è stata al centro della nostra azione